Un maschio da 3mm

Può capitare che nell’esecuzione di una filettatura interna, quindi nell’operazione di maschiatura, si rompa il maschio. Questa è un’evenienza abbastanza usuale qualora si sbaglino le dimensioni del foro e le dimensioni del relativo maschio oppure quando si applichino forze eccessive fuori dalla verticale. Parimenti anche un maschio in materiale non idoneo per il substrato può portarlo a rottura. In questi casi potranno formarsi cricche nel maschio che plausibilmente si espanderanno portandolo a rottura. A quel punto parte del maschio rimarrà intrappolata all’interno del foro da filettare. Normalmente per dimensioni dei maschi sufficientemente grandi, se la rottura avviene nella parte del filetto si usano vari metodi quali:

1-estrattori per maschi:

Un set di estrattori per maschi

2-Si può tentare di far ruotare verso l’esterno il maschio rotto ad esempio con un cacciavite e lubrificando a dovere.

3-si può saldare un perno al maschio che ci consentirà un’agevole rotazione dello stesso fino all’estrazione completa.

4-Si possono usare soluzioni chimiche opportunamente formulate per dissolvere il maschio

5-si può tentare di erodere/fresare il maschio. Questo ovviamente comporterà la perdita della filettatura eseguita.

Esistono anche altre possibilità anche se queste sono le principali.

Tuttavia qualora il maschio sia di piccole dimensioni, ad esempio 3 mm, escludendo la possibilità di usare soluzioni chimiche idonee in quanto può essere difficile capire quale soluzione usare (non sempre sono noti i materiali di substrato e del maschio) risulterà difficile applicare vari dei metodi sopracitati. L’unico applicabile sarà il quinto metodo. Tuttavia qui a meno di poter mettere il pezzo in macchina cnc o a colonna e di avere frese idonee, sarà difficile fresare il maschio. La soluzione manuale più idonea in questi casi è quella di abradere il maschio con abrasivi a base di ossidi o carburi, notoriamente più duri degli acciai. Sarà sufficiente un dremel, una punta di dimensioni e geometria opportune come quella che vi mostriamo in figura e un po’ di acqua per raffreddare la zona durante il lavoro, evitare la volatilizzazione delle polveri e per ripulire il foro.

Vi proponiamo queste punte Dremel di figura, che hanno un materiale abrasivo in carburo di silicio, poiché le abbiamo già provate e ci hanno risolto il problema. Naturalmente però dovrebbero andare bene anche altre punte in carburo o ossido.
Si tenga presente che queste punte tuttavia hanno comunque una certa fragilità e pertanto vi suggeriamo di procedere con panzienza e senza applicare forze eccessive. Occorrerà un certo tempo poichè il processo di abrasione non è rapidissimo. Tuttavia potete misurare il procedere del lavoro misurando la distanza tra la superficie del substrato e tra la punta che state abradendo.

Le predette punte abrasive possono essere acquistate qui.

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